Sfortunatamente con l’avanzare dell’età aumentano gli acciacchi e le patologie di cui la persona soffre. Una delle più comuni è sicuramente l’osteoporosi perciò merita un approfondimento per andare a capire meglio quali sono i sintomi e le cause di questa patologia.
Che cos’è l’osteoporosi
Il processo di invecchiamento del corpo colpisce tutte le cellule, nessuna esclusa, perciò sono comprese anche quelle delle ossa. Con il passare degli anni queste perdono la capacità di fissare il calcio, elemento fondamentale per la loro forza e per attivare tutti i processi di rigenerazione. In pratica, quando manca il calcio le ossa diventano porose e fragili. Una semplice caduta può essere estremamente pericolosa per le persone che soffrono di osteoporosi perché si rompono molto più facilmente. Vale a dire che una persona anziana che cade banalmente e scivola può rompersi l’osso del femore o dell’anca perdendo per sempre la capacità di deambulare. Anche per questo motivo, vale la pena prendere in considerazione l’aiuto di un valido infermiere a domicilio a Napoli che può intervallarsi con i parenti che fanno a turno per fornire le cure domiciliari.
Quali sono i sintomi dell’osteoporosi
Dopo aver capito brevemente che cosa sia l’osteoporosi, passiamo a quali sono i principali sintomi. Purtroppo, è bene sapere fin da subito che nelle fasi iniziali, la malattia è praticamente asintomatica e no ci si accorge del problema. Sono più colpite le donne, in particolare dopo la menopausa quando l’estrogeno cala drasticamente. In un secondo momento possono apparire sintomi come dolori articolari e intorpidimento che spesso si accompagnano anche ad artrite e artrosi anche se è più frequenti con l’avanzare dell’età.
Che cosa causa l’osteoporosi
Sfortunatamente, non è ancora stata individuata una causa precisa dell’osteoporosi. Piuttosto, si può parlare di una serie di concause a iniziare da una maggiore predisposizione genetica. Infatti, ci sono persone che sviluppano la patologia prima rispetto ad altre e hanno sintomi più forti. Inoltre, anche l’età è un fattore di rischio poiché si tratta di una patologia che appare più frequentemente in età senile.