Di recente molti hanno sentito parlare diffusamente di omicidio stradale nei telegiornali. È diventato comune leggere sul giornale locale di omissione di soccorso e omicidio stradale che si poteva evitare chiamando il soccorso stradale Roma. Purtroppo, la situazione è quella che è sebbene siano previste pene molto severe per chi provoca uno scontro e non soccorre i feriti o ne provoca addirittura il decesso.
Le pene per chi provoca un incidente con danni e decessi
Nel momento in cui una persona cagiona la morte di un’altra violando le norme del codice penale, la pena detentiva prevista è aumentata fino a un terzo se l’autista è privo di patente di guida. Los tesso succede con patente di guida revocata o scaduta. Se l’assicurazione del veicolo, di proprietà dell’autore del fatto, è scaduta, l’incarcerazione aumentata di un terzo rispetto a quella prevista per il solo reato di omicidio stradale. Se, invece, il decesso non è una diretta conseguenza dell’incidente o dell’omissione di soccorso, la pena prevista è dimezzata.
Alcune aggravanti da prendere in considerazione
Tuttavia, sono davvero tante le fattispecie che il legislatore prevede e a cui assegna una pena detentiva. Si tratta delle cosiddette aggravanti, cioè situazioni che rendono più grave la violazione e il reato commesso che vale la pena conoscere meglio e più da vicino.
Purtroppo, può succedere che l’autista provochi il decesso di più di una persona oppure il decesso di una e danni a più durante un incidente stradale. La pena in questi casi è la massima prevista dalle aggravanti aumentata di un triplo. Tuttavia, il totale non può superare i 18 anni di reclusione.
Spesso però si parla spesso dell’autista colpevole che se la dà a gambe filate e lasica il luogo dello scontro stradale senza chiamare il carro attrezzi per il soccorso stradale Roma. Se questo dovesse succedere, la pena prevista per i reati che ha compiuto è aumentata di uno o due terzi addirittura, ma non può superare i 5 anni in totale.